Vincitore del premio oscar 2021 per il miglior cortometraggio e vincitore anche dell’ African-American Film Critics Association.
Nella traduzione italiana, non rende perfettamente. Two Distant Strangers, cioè Due estranei lontani evoca la dimensione spaziale in cui il loop temporale di adegua perfettamente
È un cortometraggio cattivo e che si potrebbe vedere dalla fine all’inizio, come un loop temporale, tecnica utilizzata nella sceneggiatura di Due estranei (Two Distant Strangers) diretto da Travon Free e Martin Desmond Roe.
Il loop temporale di Due estranei è il mezzo attraverso il quale si racconta il cortometraggio vincitore del premio oscar 2021 per il miglior cortometraggio e vincitore anche dell’ African-American Film Critics Association.
Nel finale scorrono i nomi delle vittime afroamericane, uccise dalla polizia. Autorità che avrebbero dovuto proteggerli poiché l’assunto principale del movimento Black Lives Matters è che non esiste una vita che vale meno di un’altra. Infatti in Due Estranei sono chiari i riferimenti delle morti violente di Eric Garner (luglio 2014) e di George Floyd (maggio 2020), avvenuti per mano di alcuni poliziotti.
Due estranei, il titolo, nella traduzione italiana, non rende perfettamente. Two Distant Strangers, cioè Due estranei lontani evoca la dimensione spaziale in cui il loop temporale di adegua perfettamente ed è la dinamica più azzeccata per vedere questo cortometraggio e ascoltarlo meglio in lingua originale su Netflix.
La visione di questo cortometraggio è disarmante, parla direttamente alle coscienze senza cadere nella banalità nel trattare una questione sempre attuale e delicata. Punta i riflettori su un tema che già dal titolo contrappone ed evidenzia un sentimento duro e potente: l’estraneità. E sono due i personaggi che la personificano: uno bianco e uno nero, rappresentanti di due mondi paralleli e contrapposti dall’idea di essere e del fare di conseguenza.
L’estraneità non richiama l’indifferenza. Riconoscere qualcuno o qualcosa, un fatto, un avvenimento indica e suppone una presa di coscienza. Nel sistema di valori, condizioni sociali, struttura pedagogica che quel qualcosa, quel fatto, si colloca e trova spazio nell’individuo delineandone un contorno e un confine.
L’estraneità, dunque è la presa di coscienza e l’indifferenza ne è l’investimento emotivo.
L’utilizzo del loop temporale in Due estranei, è una soluzione narrativa rievocatrice, di trenta minuti, che accosta le emozioni di rabbia, attraverso l’urlo, e di angoscia, essere senza via di uscita.
Due estranei sveglia lo spettatore e lo immerge rapidamente in una tortura psicologica: la condizione angosciante dell’eterno ritorno.
Il protagonista è Carter, un giovane afroamericano, che si sveglia nel letto di una ragazza con cui ha passato la notte. Deve tornare a casa dove il suo cane lo sta aspettando. Indossa le cuffiette per ascoltare un po’ di musica sulla via del ritorno, si ferma sul marciapiede per accendersi una sigaretta quando…
Sarete estranei a quanto accadrà a Carter? Quanto lotterete nell’anello temporale nello spazio di trenta minuti? Certamente è un cortometraggio cattivo e che si potrebbe vedere dalla fine all’inizio che sottolineala condizione angosciante dell’eterno ritorno.
iscriviti alla newsletter di cinema e psicologia!
PILLOLA AZZURRA NIENTE NEWSLETTER. PILLOLA ROSSA: VEDRAI QUANTO È PROFONDO IL SITO DI CINEMA E PSICOLOGIA
Riceverai direttamente al tuo indirizzo e-mail:
• Le liste dei film suddivisi per tematiche psicologiche
• Psico-Recensioni di film in uscita
• I prossimi eventi di cinema e psicologia
Grazie per la tua sottoscrizione!