Felicità (Italia, 2023). Regia: Micaela Ramazzotti. Interpreti principali: Max Tortora, Anna Galiena, Micaela Ramazzotti, Matteo Olivetti, Sergio Rubini

L’esordio di Micaela Ramazzotti dietro la macchina da presa si basa sul suo consueto personaggio di coatta svampita ma vanta un respiro corale ampio e un’analisi niente affatto banale delle dinamiche di una famiglia tossica da cui nessuno dei due figli riesce davvero ad allontanarsi. Desirè è la sorella maggiore di quattro anni e si prende cura di Claudio fin da quando era piccolo. E’ andata via di casa giovanissima e lavora come truccatrice nelle produzioni di Cinecittà. Generosa con il padre, pensionato baby e guitto televisivo, firma con il proprio avallo un prestito molto oneroso che consentirà a Claudio di lavorare come autista con un mezzo tutto suo. Quando Claudio, senza mai aver lavorato un giorno con la sua auto nuova fiammante, tenta il suicidio, Desirè è ancora lì per aiutarlo. Solo il compagno, un professore universitario, tenta di aprirle gli occhi sulla famiglia che continua a sfruttarla, ma Desirè usa tecniche femminili di sviamento difficilmente contrastabili.

Quando però i cravattari si fanno vivi per esigere la restituzione del prestito, inizia a comprendere chi è davvero il padre e le modalità con cui l’ha manipolata in passato e continua a farlo, visto che è l’unica in famiglia che può contare su un lavoro sicuro. Ma lei continua a rimanere nell’orbita della famiglia per cercare di proteggere il fratello e aiutarlo laddove madre e padre o minimizzano il problema o decidono autonomamente quali siano le cure migliori per lui.

Come nella serie “Tutto chiede salvezza”, sarà un incontro di Claudio nella clinica di lusso in cui è stato ricoverato a scalfire la sua profonda convinzione, veicolata da sempre dal padre, di essere un inetto, uno che perde tutti i treni che la sorte gli fa passare davanti. I genitori dei due fratelli rimangono ancorati alla loro visione di mondo becera e razzista, accusando sempre il prossimo per ciò che loro, per primi, non riescono a fare. Il fidanzato di Desirè, imbarazzato dalla sua veracità a una cena con altri amici universitari, cerca continuamente di farle aprire gli occhi e riconoscere i danni che padre e madre le hanno provocato, ma quando si rende conto dell’inutilità dei suoi sforzi si rivolge altrove. Rimangono i due fratelli, nella stanza di una terapia che era iniziata con tutta la famiglia, ma che i genitori abbandonano appena si sentono messi sotto accusa. Loro restano, ed iniziano ad aprirsi, come se a volte bastasse solamente parlare, dire chi si è veramente, senza temere di offendere o deludere gli altri.

Esordio interessante alla regia di un’attrice che ha saputo ritagliare per il proprio cast delle caratterizzazioni decise e alla storia un’impronta godibile, pur giocando in un territorio, fisico (tra l’EUR e i palazzoni di Fiumicino) e affettivo, già visto molte volte al cinema.

Felicità uscirà nelle sale il 21 settembre.