Toby Fleishman, un epatologo quarantenne neo-divorziato, si immerge nel mondo delle app di incontri e, per la prima volta in vita sua, riscuote un successo che non aveva mai conosciuto prima di sposarsi. Tuttavia, proprio all’inizio della sua nuova vita da single, la ex moglie, Rachel, scompare improvvisamente. L’uomo si trova improvvisamente ad affrontare una sfida complessa: gestire la sua carriera, la sua sfera relazionale e, allo stesso tempo, prendersi cura dei due figli minorenni.

La narrazione di questo dramma familiare è assegnata alla voce diegetica della giornalista e amica del college, Libby, che mette in evidenza la difficoltà di navigare attraverso i complessi sentimenti che emergono in seguito alla fine di una relazione. Il protagonista si trova costretto a confrontarsi con le sue emozioni, rese ancora più complicate dal bisogno di badare ai suoi figli. In un contesto di incertezza e dilemmi, Toby prende consapevolezza dell’importanza di riflettere sulle sue esperienze passate e sulle decisioni prese. Solo così sarà in grado di affrontare il futuro con serenità. Ma questa è solo una delle due verità della storia…

La miniserie inizia con un’imponente inquadratura capovolta di Manhattan, accattivante metafora visiva del caos e dello sconcerto che caratterizzano la vita del protagonista. Il suo mondo sembra essersi completamente scomposto a causa della repentina sparizione della ex moglie. Un mistero che cattura immediatamente la nostra attenzione e ci trasporta nella mente turbata dell’uomo.

Dal primo episodio, Toby si ritrova in un vortice di confusione, rabbia e delusione. È costretto a confrontarsi con un passato che credeva felice, un presente improvvisamente disancorato e un futuro che gli appare come un vuoto nero. Quest’ultimo si fa concretamente visibile ai suoi occhi durante le visite al suo museo preferito. Un abisso senza fine come specchio della sua stessa vita. In questa travagliata esperienza, egli viene catapultato in una storia dai contorni sfuggenti e fuori dal tempo, dove ogni elemento sembra convivere in un unico e caotico universo.

Come è possibile intuire, la miniserie è costellata di metafore e simboli interessanti che danno profondità al mondo interiore del protagonista. Attraverso il progetto scolastico del figlio, ad esempio, Toby presenta la teoria dell’universo a blocchi. Lo fa non soltanto per rappresentare la complessità e la molteplicità degli eventi che costituiscono l’esperienza umana, ma anche per illustrare la simultanea coesistenza del passato, presente e futuro che caratterizza questo particolare intreccio narrativo. In questo modo, si crea una sorta di tessuto senza tempo e spazio in cui tutto è interconnesso. Questo approccio simbolico permette inoltre di cogliere un significato più profondo della vicenda, offrendoci una visione panoramica e armonica di eventi altrimenti frammentati.

E poi c’è l’importanza ricorrente del fegato, un organo che, come sottolinea il protagonista, è in grado di rigenerarsi e ripararsi in modo incredibile. Come un vaso rotto, può subire dei danni o delle lesioni ma può essere “ricomposto”. Attraverso l’analogia del fegato come un recipiente frantumato da ricostruire, ci viene ricordata la nostra innata capacità di guarigione e di superamento delle difficoltà. Questo simbolo ci invita a prendersi cura di noi stessi, in modo da ripristinare la nostra energia vitale e riscoprire uno stato di equilibrio e armonia interiore.

La trama si sviluppa in modo astuto e piacevole, anche grazie all’introduzione di due amici del college, Libby e Seth. I due rappresentano la crisi di mezza età in modo esemplare. L’effetto nostalgia è dietro l’angolo.

Nel settimo episodio, la prospettiva cambia e assistiamo a una diversa versione degli eventi che hanno portato alla separazione della coppia. Ciò contribuisce ad aggiungere un’ulteriore dimensione all’intera narrazione. Scopriamo quindi un punto di vista devastante che, volutamente, preferisco non svelare per non privare lo spettatore della sorpresa che apre a numerose riflessioni. A causa della complessità della vicenda, si finisce per sperimentare persino un senso di colpa per aver provato empatia solamente per uno dei due protagonisti.

Che si tratti di essere sposati, single o divorziati, “Fleishman a pezzi” saprà suscitare una profonda empatia e una serie di domande sulle scelte fatte nella vita. Grazie alla sua trama avvincente e i personaggi ben costruiti e ben interpretati (la Danes è impeccabile), ci si troverà immersi nelle vicende dei protagonisti, riuscendo a cogliere le molteplici sfumature dei loro pensieri e dei loro comportamenti.