Esce in sala L’Amante Russo Passion Simple della regista Danielle Arbid. Il film è liberamente tratto da una storia vera, un momento della vita della scrittrice  Annie Ernaux  che scrisse nel libro Passione Semplice il passionale incontro tra lei e  un uomo sposato e il lento dolore della perdita che cresce e tutto travolge come una valanga.

La passione e il sesso che legano creano l’illusione di poter giocare con la fantasia dell’amore.

Quando sei madre, donna libera divorziata e il lavoro che ami si trasforma a momenti in routine. Quando ti guardi allo specchio e vedi una nuova ruga, quando ascolti le amiche o donne come te e senti che nelle pieghe della libertà c’è la solitudine di un amore interrotto, quando hai una casa e un figlio con cui condividere la quotidianità e di cui occuparti, ecco quando tutto questo accade la passione che bussa alle porte del corpo che chiama al piacere e la fantasia dell’amore sono la trappola più pericolosa nella quale si può cadere.

Questo film è schietto e sincero. Descrive La voglia di abbandonarsi ad un uomo, scegliere di vivere una zona di sospensione dalla realtà, che si lascia fuori, perché talvolta la vita sembra fuggire via noiosa. E descrive anche con la stessa sincerità la prigione che spesso si costruisce intorno ad un sentimento d’amore più fantastico che reale. La sensazione di abbandono che fa diventare confuse, distratte, perse, sorde anche alle necessità dei figli e del lavoro. L’ossessione per un uomo nell’attesa, di una telefonata o di un messaggio. A caro prezzo si paga a volte la propria libertà di scegliere.

Un film vivo, palpitante che conferma la bravura delle registe francesi, come già accaduto in Mon Roi,  di parlare in modo libero e critico del mondo femminile.