….Yeah, I’m coming home ’cause I’m just about a moonlight mile on down the road (The Rolling Stones)

Moonlight Mile è un film che permette di fare un viaggio emozionante, mostrando diversi tipi di lutto che finiscono tutti nello stesso posto – un luogo di speranza e forza, che ci indica il futuro piuttosto che il passato.

Ho apprezzato l’onestà rispetto al tema del dolore. Non sulla morte o sul morire, sulla perdita o sul rimpianto, ma sul processo del lutto stesso: gli alti, i bassi, gli interstizi e il modo in cui tutti si avvolgono, si intrecciano e si intrecciano.

Le emozioni si basano in parte sul dolore dello sceneggiatore-regista Brad Silberling per la perdita della sua ragazza Rebecca Schaeffer nel 1989 (l’attrice uccisa da un fan impazzito dopo avergli firmato un autografo fuori dal suo appartamento)…ha cercato di usare questa sua esperienza come punto di partenza per il film.

Trama

Il film si apre con degli indizi silenziosi, che ci fanno intuire che qualcuno è morto. Incontriamo Joe Nast (Jake Gyllenhaal), il fidanzato della ragazza morta, e i suoi genitori Ben e JoJo Floss (Dustin Hoffman e Susan Sarandon). Non parlano in modo sentimentale, ma con un tono distaccato, usato quando il dolore è troppo forte da poter essere espresso ma tuttavia bisogna dire qualcosa.

Diane è appena morta. Stava aspettando suo padre Ben in un bar per parlargli. Purtroppo, prima che Ben arrivi, viene uccisa dall’ex psicopatico della cameriera. Avrebbe dovuto sposarsi di lì a pochi giorni con Joe Dopo che il funerale è finito e le persone in lutto sono tornate a casa per un caffè e una torta e sono andati tutti a casa, i genitori e il fidanzato di Diana, la ragazza morta, si siedono da soli.

Scena del film Moonlight Mile

Joe rimane bloccato: vive nella casa dei genitori della fidanzata deceduta ed i suoi piani sono in sospeso. Ben, che ha perso una figlia, ora spera in modo confuso di avere un figlio e incoraggia Joe a unirsi a lui nella sua attività di sviluppatore immobiliare. JoJo, protetta dall’intelligenza e dall’arguzia, guarda attentamente e sospetta che Joe stia nascondendo un segreto, che lo lascia bloccato tra il passato e il futuro.

La situazione sospesa di Joe si intreccia con quella di Berie Knox. Anche lei ha una perdita: il suo ragazzo è scomparso in Vietnam per tre anni. Mentre è possibile che si ricucino il cuore l’uno dell’altro innamorandosi, il film permette lo sviluppo della trama facendo emergere altri aspetti dei personaggi.

Sullo sfondo, l’avvocato che sta gestendo il caso contro l’assassino di Diana. Incarna la saggezza della legge, che si muove con una sua logica indipendentemente dai sentimenti di chi è in aula.

Verso l’elaborazione del lutto

Cosa dici quando muore qualcuno a cui tieni? Quali sono le parole giuste? E qual è la cosa giusta da fare?

Il film, fa uno sforzo intenso per affrontare il processo di dolore e rinnovamento, e fornisce scene chiave per tutti i personaggi, in conversazione e in monologo, in modo che non si tratti solo del processo di lutto di Joe, ma di tutti e quattro, che hanno perso cose diverse in modi diversi.

È sentimentale ma si sente libero di offendere, è analitico e poi si arrende all’illogicità dei suoi personaggi, parla di dolore e tuttavia permette la risata. Ben e Jojo negoziano il loro dolore attraverso l’umorismo.

A volte ridiamo, per non piangere. Non molti film che trattano il tema del lutto conoscono questa verità.

Ben e Jojo si aggrappano a Joe anche lui sconvolto della morte di Diane e per il senso di colpa del segreto che sta mantenendo. La verità permetterà a tutti i personaggi di poter sbloccarsi dalla loro condizione. Durante il processo Joe riesce a parlare sinceramente di Diane, si può permettere di dire la verità e riesce finalmente a farla rivivere nella memoria di tutti i presenti, soprattutto in quella dei genitori. Jojo torna a scrivere, mettendo nero su bianco i ricordi di sua figlia. Ben cancella dall’insegna della ditta il nome di Joe.

Scena tratta dal film Moonlight Mile

Le mani di Jojo staccano delle etichette, con i nomi in italiano degli oggetti (il viaggio di nozze di Joe e Diane sarebbe stato a Roma). Eliminarle significa non averne più bisogno, significa andare avanti.