Sole (Italia, 2019). Regia: Carlo Sironi. Interpreti principali: Sandra Drzymalska, Claudio Segaluscio, Bruno Buzzi, Barbara Ronchi, Vitaliano Trevisan, Marco Felli.
“Meglio morire per zampa di leone che per morso di gatto”
Un quartiere senza identità, un appartamento senza storia, ospitano le vite di Ermanno e Lena. Lei è arrivata dalla Polonia per vendere la creatura che porta in grembo, lui vive di piccoli furti e giornate spese senza far nulla. Ermanno fingerà di essere il padre e dopo il parto, se la madre se ne andrà via, non sarà difficile trovare tra i parenti prossimi del padre una coppia affidataria. Infatti è lo zio di Ermanno ad offrire diecimila euro a Lena affinché la moglie possa finalmente diventare madre. Un avvocato ha già spiegato che non sarà difficile trovare una coppia affidataria tra i congiunti più prossimi, e quindi non rimane che aspettare e, nel frattempo, assicurarsi che la gravidanza proceda per il meglio.
Anche se il tema è quello di una maternità surrogata, al centro del film c’è soprattutto una storia di attesa.
L’attesa di una nascita, immaginata sotto una pancia che cresce, ma anche quella di un’età adulta per entrambi ancora da conquistare. Il progetto di Lena è di prendere soldi e raggiungere un’amica in Germania, quella di Ermanno è nascosta dietro l’assenza di espressione del suo viso, come se il mondo non lo toccasse – o l’avesse toccato già fin troppo. Lo vediamo davanti a un videogioco in un bar buio e sporco, o in mezzo a tanti altri uomini soli in una sala corse. Svolge con indifferenza il suo compito di tenere d’occhio Lena ma niente dice cosa pensi, o se pensi qualcosa.

A metà film, con qualche settimana di anticipo, nasce Sole: e lentamente piccoli movimenti impercettibili iniziano a frantumare un quadro che sembrava già deciso. La bambina illumina la scena spoglia come le pareti della casa con la forza dei suoi polmoni e con i bisogni primari che chiede di soddisfare alla madre. Lena esprime indifferenza e trascura la bambina, Ermanno lentamente si avvicina a lei e alla madre, fino a quando un black-out li coglie abbracciati. “Non sei costretta a farlo, se non vuoi”, le dice. “Mi prenderò cura io di voi”, promette.
Il doloroso percorso che conduce ad approdare al mondo dei grandi attraverso l’epifania di una nascita viene raccontato in modo asciutto e silenzioso, facendo parlare i due protagonisti soprattutto attraverso gesti impercettibili e sguardi che si scambiano o dai quali, più spesso, sfuggono. La regia narra la vicenda perlopiù attraverso inquadrature fisse e colori scuri, soprattutto blu, e la scelta del formato 4:3 sembra voler contenere, come in un abbraccio visivo, tutto ciò che i due ragazzi non riescono a esprimere. Come nei film di Ozu, ma senza dialoghi, sono i fondali spogli a raccontare ciò che le parole non sanno dire.

Cosa significa diventare madre se davanti a sé non c’è un progetto? Oppure padre, se ogni progetto è già fallito? Quale rivoluzione reale può portare una maternità per chi non l’ha sognata, poi desiderata e infine portata avanti con amore fin dall’inizio? E quanta solitudine si nasconde dietro al bisogno assoluto e totalizzante di riversare su un neonato tutto l’amore che non si riesce a esprimere in altri modi?
Carlo Sironi racconta una storia con tono cadenzato, come le giornate dei due protagonisti, nell’indifferenza di un mondo che sembra sfumare attorno a loro come le onde del mare. I dialoghi ridotti al minimo sembrano descrivere l’impossibilità di trovarsi, o quella di ritrovare se stessi. Lena parla a sua figlia in polacco, non può prometterle nulla ma riesce ad immaginarla già adulta. E sempre nella sua lingua dice a Ermanno le parole che aprono questo resoconto: invitandolo a osare, a uscire dal guscio nel quale si era rintanato dalla morte del padre.
Una corazza che lo aveva protetto dal mondo regalandogli, insieme, protezione e indifferenza.
iscriviti alla newsletter di cinema e psicologia!
PILLOLA AZZURRA NIENTE NEWSLETTER. PILLOLA ROSSA: VEDRAI QUANTO È PROFONDO IL SITO DI CINEMA E PSICOLOGIA
Riceverai direttamente al tuo indirizzo e-mail:
• Le liste dei film suddivisi per tematiche psicologiche
• Psico-Recensioni di film in uscita
• I prossimi eventi di cinema e psicologia
Grazie per la tua sottoscrizione!